Sono Andrea Torlasco , abito a Stradella (PV). Lavoro nella distribuzione all’ingrosso di cosmetici e nel tempo libero brasso, degusto e valuto la bevanda di Gambrinus! Considero da sempre la birra la mia linfa vitale, nonostante abiti in un territorio storicamente vinicolo (Oltrepò Pavese) e provenga da una famiglia di viticoltori. La mia passione per la birra va di pari passo con la curiosità che ho sempre nutrito circa gli usi e costumi dei popoli del Nord Europa; è stato naturale approfondire la conoscenza su questa antica e pregiatissima bevanda anche per questa ragione, dapprima tramite la pratica amatoriale dell’homebrewing, e in seguito con la qualifica di Beer Sommelier conseguita tramite Sommelier Italia, nell’ Aprile 2022.
Su di me… Sono un giocatore agonista di golf, appena posso scappo in montagna (a fare hiking, trekking, scalata su roccia, vie ferrate, rafting, ecc). amo il cinema, il teatro e la musica; mi piace giocare a bridge e adoro la buona cucina e stare in compagnia dei miei tanti amici coi quali condivido cene, pranzi, weekend in montagna e momenti di allegria… sempre con un paio di buone birre da condividere.
Famelicamente curioso, cerco sempre nuovi stili da degustare e mi piace sviscerare ogni singolo aspetto di quello che ho nel boccale per cercare nuove sensazioni, emozioni, dettagli, peculiarità per far apprezzare e condividere ogni singolo sorso di una buona birra di carattere.
Non degusto mai nulla se prima non leggo il BJCP relativo allo stile che sto per affrontare, ma mi considero elastico nel riconoscere una birra anche leggermente fuori stile come pregevole, anche se differisce leggermente da quello che dovrebbe essere secondo il nostro diktat brassicolo. Tenere a mente le caratteristiche si, ma con intelligenza e buon senso.
Considero la birra una parte indispensabile del mio ritmo vitale; non solo per gli abbinamenti col cibo, nei quali si può davvero dare spazio alla creatività personale creando accostamenti curiosi, siano per contrapposizione o per analogia, ma soprattutto perché, dopo una giornata di lavoro, la birra che mi verso nel boccale ogni sera, alle 21, da circa 30 anni segna l’ inizio del mio svago serale. E’ il mio agognato momento a tu per tu con la mia passione.
È più probabile che non sorga il sole l’ indomani piuttosto che io non mi beva una buona birra alle 21 di ogni sera. E non chiedetemi come ha fatto finora, ma da 30 anni non ho saltato una sola birra serale, ovunque fossi e con chiunque fossi!
Vedo l’ attività di Beer Sommelier come uno scambio di pareri, di sensazioni, di esperienza e punti di vista piuttosto che una fredda lezione su quello che mamma BJCP raccomanda “una porter deve essere”. E, nello specifico, mi vedo attorno ad un tavolaccio di un tipico pub inglese a scambiare impressioni con chi vuole essere “guidato” da me in questo mondo, piuttosto che a presiedere una lezione teorica. Non ho l’arroganza di insegnare nulla a nessuno, tantomeno in un mondo che vive di soggettività e percezioni sensoriali. Ho rispetto di chi si avvicina a questo mondo meraviglioso quanto di chi ha decenni di esperienza nel settore. Da chiunque, posso imparare qualcosa e a chiunque posso dare qualcosa. Dopo il boom dell’ ultimo decennio dei birrifici artigianali, e la conseguente diffusione su larghissima scala
di birre “non filtrate e non pastorizzate”, disponibili praticamente in qualsiasi “bar Sport” del nostro stivale, ho un po’ la sensazione che chi sta bevendo birra artigianale disponibile ormai in ogni dove sia immerso in una sorta di “confusione” dovuta a marchi, stili, colori, packaging, etichette, gradi IBU, definizione “doppio malto” ecc ecc. Noto, anche fra i miei conoscenti, molta incertezza e talvolta imbarazzo nell’ approfondire il discorso su una birra. Ho l’impressione che serva un minimo di educazione sull’ argomento, per permettere a chiunque di apprezzare appieno il prodotto e valorizzare gli sforzi di un mastro birraio di qualità.
La mia idea è quindi quella di propormi per instradare nel modo più consono chi vuole approfondire la conoscenza di questa splendida bevanda, per cercare di farla apprezzare il più possibile, rispettando le soggettività e quello che la nostra bibbia brassicola, il BJCP, raccomanda.
Come ho già detto, vivo in una zona estremamente legata al vino; quella di “rubare” clienti alle cantine a favore di micro birrifici di qualità è un’ idea che mi stimola particolarmente. Una sfida, forse, alla quale mi sottopongo volentieri.