Durante tutto il periodo del percorso da Sommelier del Cioccolato, riferendomi ovviamente ai tre livelli di corso, mi è sempre stato chiaro che prima il Cacao e poi il Cioccolato fossero un prodotto fluido. E’ stata la mia curiosità mi ha spinto ad approfondire ed iscrivermi al corso di Chocolate Sommelier. Questo mi ha consentito di apprendere il processo di trasformazione delle fave del Theobroma Cacao, prima in Cacao e poi successivamente in tavolette di Cioccolato di varie forme e qualità. Il termine fluido lo intendo quindi come le infinite possibilità di associazioni ed abbinamenti con tutto ciò che si mangia e si beve.
Il loro uso un cucina ed in particolare in pasticceria è conclamato ed acquisito. Sono storia le infinite quantità di dolci possibili dalle torte più famose tipo Sacher, Torta Caprese, Dobos alla biscotteria, le mousse e creme varie, fino a giungere in cucina al mondo del salato con Tagliatelle al Cacao e carni con spolverate di cacao
Ho acquisito la certezza che le tavolette di cioccolato, ed anche il semplice cacao, oltre che essere apprezzati da soli con le loro varie sfumature ed essenze nei momenti di relax o conviviali, potessero avere un importante spazio nel gioco degli abbinamenti.
Abbinamenti che nella consuetudine vedono sempre in primo piano i distillati, i liquori, qualche vino speciale e solo ultimamente altri tipi di bevande. Durante il corso cercavo di capire quale fosse un abbinamento intrigante che avrei voluto fare e mi è tornata alla memoria una serata passata in compagnia di amici emiliani nella quale assaggiai Cioccolato e Formaggio. L’abbinamento preciso era Parmigiano Reggiano e Cioccolato fondente due elementi a cui voglio veramente bene ma che insieme non avevo mai nemmeno immaginato.
Formaggio e cioccolato possono essere ambedue ma in questo caso non erano grattugiati insieme, ma uniti in Bonbons, una bella scaglia di Parmigiano tuffata in un cioccolato fondente al 60%.
Il ricordo è netto, chiaro, cristallino, mi colpì questo inusuale quanto intrigante abbinamento.
Quale è stato il risultato di questa esperienza ?
All’assaggio non osservai a quel tempo le buone regole apprese nel corso, non aspettai la scioglievolezza con la dovuta calma dell’esperto degustatore, ma masticai avidamente il bonbon. Mi colpì immediatamente la croccantezza del guscio di cioccolato fondente che rilasciava note nocciolate, di caffè e naturalmente di cacao e del parmigiano che i mie compagni di assaggio mi dissero essere di circa 20 mesi. Mi colpì il successivo fondersi degli elementi in un continuo gioco di contrasto tra il cacao ed il burroso. Quello strano connubio tra il riconoscibile gusto del parmigiano e suo umami fu piacevolissimo e inusuale; la ciliegina finale fu il chiudere con il classico Nocino Modenese che ci stava benissimo per il contrasto tra dolce e leggermente amarognolo del liquore.
Che dire di più ? questa è la prova definitiva delle infine opportunità di giocare con gusti e sapori e continuare a sperimentare abbinamenti.
Da ripetere assolutamente.